Nella primavera del 1987 entravo in una libreria di Milano per cercare un libro sullo yoga. Mi era stato consigliato da una fisioterapista dopo aver frequentato alcuni corsi di ginnastica correttiva presso un ospedale della città senza trarne alcun beneficio per il mio mal di schiena. La commessa mi condusse allo scaffale e mi mostrò quello che aveva a disposizione. Dopo averle spiegato le mie necessità mi propose anche un altro libro, appena uscito, che parlava del metodo Alexander. Lo yoga non era così diffuso come ora ma la Tecnica Alexander era proprio sconosciuta. Uscii con entrambi i libri e… qui cominciano le curiosità. Avevo un certo interesse per le filosofie orientali e non vedevo l’ora di cominciare a praticare un po’ di yoga ma, non so perché, iniziai a leggere il libro sul metodo Alexander.
È strano come certe scelte possano dipendere da una commessa sconosciuta incontrata per caso in una libreria, o da un libro piuttosto che un altro. Ci sono momenti in cui si prendono decisioni apparentemente banali che poi segnano il corso di una vita. Perché questo e non quello? Cominciai ad eseguire alcuni esercizi di Tecnica Alexander e pur senza capirne granché il mio interesse cresceva. Dopo alcuni mesi mi decisi a prendere alcune lezioni da una insegnante e l’esperienza della Tecnica si fece concreta.
In quel periodo provai anche lo yoga, lo shiatsu, la riflessologia, l’osteopatia e la chiropratica. Mi piaceva tutto, mi interessava tutto. Ho studiato Fisioterapia, Mézières, Terapia Cranio-sacrale e altro ancora. Se guardo indietro, la mia vita è legata a quei momenti in cui ho deciso di provare qualcosa di nuovo, qualcosa che potesse portarmi avanti, migliorare la mia condizione, e con me quella degli altri.
Conservo ancora il mio primo libro di yoga, appena sfogliato, e quello sul metodo Alexander, letto e riletto varie volte. Non ho più rivisto la commessa ma un giorno incontrai l’autrice di quel libro è capii che non era stata lei o il suo libro a cambiare la mia vita. Siamo noi a costruire noi stessi, la nostra vita, trasformando banali occasioni in opportunità di crescita e di cambiamento. Scegliamo una cosa e ne lasciamo andare tante altre, e così rendiamo la nostra vita interessante.
Stai forse pensando se sia il caso di provare a prendere qualche lezione di Tecnica Alexander? Se partecipare a un corso? Se intraprendere la formazione professionale? Conosco bene il timore di scegliere, di decidere, la paura di sbagliare. Se provi questo senso di incertezza di fronte alla Tecnica Alexander è perché sei di fronte a qualcosa che può veramente cambiare la tua vita, e hai tutte le ragioni per averne timore. Ma prova a pensare a cosa guadagnerai in termini di salute, consapevolezza, libertà fisica e mentale. Potrai migliorare le tue abilità in ogni campo e coltivare i tuoi interessi in modo più produttivo. Potresti perfino ritrovarti con una nuova professione, un ruolo che non avevi mai pensato di assumere, come è successo a me. E dire che mi sono solo fidato di una commessa, o di un libro, o di qualcos’altro. Ecco, forse si tratta di avere fiducia. Quando intuisci una possibilità di cambiamento, tu, resisti o ti fidi? Quanto ti costa resistere?
Buona giornata.
Paolo Frigoli
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