Premessa
Il NICE è il National Institute for Heath and Care Excellence, un ente pubblico inglese nato con lo scopo di fornire consigli, linee guida e informazioni sugli standard di qualità per migliorare la salute pubblica e la previdenza sociale.
La Dr.ssa Miriam Wohl è stata medico di base per 33 anni in Gran Bretagna ed insegnante di Tecnica Alexander per 27. È autrice di un articolo del quale ho tradotto alcune parti, che mi hanno colpito per la loro chiarezza.
Leggi l’articolo completo:
https://alexandertechnique.co.uk/sites/default/files/at-press/2018/miriam-wohl-basem.pdf
Perché la Tecnica Alexander si trova nelle linee guida del NICE?
Perché, diversamente dalla fisioterapia, dall’osteopatia, dalla chiropratica, dal Pilates, dallo yoga e dagli esercizi guidati, solo la Tecnica Alexander ha dimostrato, tramite un ampio studio randomizzato controllato, pubblicato da un autorevole rivista indipendente, di fornire un sostanziale beneficio a lungo termine nella lombalgia cronica!
L’articolo prosegue descrivendo lo studio clinico in questione:
https://www.bmj.com/content/337/bmj.a884
Ma le evidenze fornite dagli studi scientifici non si limitano alla lombalgia cronica, poiché la Tecnica Alexander è presente nelle linee guida del NICE anche per quanto riguarda il morbo di Parkinson, dopo che uno studio clinico randomizzato controllato ha evidenziato benefici statisticamente evidenti nello svolgimento delle attività quotidiane e nel grado di depressione nelle persone in trattamento per morbo di Parkinson. (…)
Miglioramenti simili sono già stati evidenziati da studi pilota in varie condizioni, come la diminuzione dell’ansia da prestazione e della pressione sanguigna nei musicisti, la funzione respiratoria, l’equilibrio nelle persone anziane, l’artrosi del ginocchio, il dolore cervicale, il cammino, il dolore cronico, la balbuzie, il tono posturale e la postura del chirurgo.
Alternativa o ortodossa?
Molte cosiddette terapie “alternative” o “complementari” (come anche, recentemente, alcuni farmaci molto conosciuti) hanno perso consenso dopo che revisioni o studi propriamente condotti hanno dimostrato essere poco più che un placebo (…). Ma ogni volta che il microscopio dell’indagine scientifica si è soffermato sulla Tecnica Alexander, i risultati sono stati positivi, e tutti senza macabri effetti collaterali (…).
Come ex medico di base, in 33 anni di studio della Tecnica Alexander non ho mai trovato niente in disaccordo con la scienza medica ortodossa. Ulteriori ricerche sono in corso, e i risultati non ancora pubblicati sono promettenti.
Perché la Tecnica Alexander non viene prescritta maggiormente?
Secondo me dipende dal fatto che i medici non si sentono a loro agio nel prescrivere qualcosa che sta al di fuori della loro esperienza. Poiché la Tecnica Alexander implica un apprendimento esperienziale, è notoriamente difficile da descrivere a parole. Se cerco di spiegare a parole il sapore del maracujà, è difficile immaginarlo, ma se dicessi che “maracujà” è un altro modo di chiamare il frutto della passione, allora si capirebbe.
La Tecnica Alexander è un metodo di auto-aiuto, insegnato per promuovere la naturale efficienza del funzionamento psicofisico tramite una meticolosa consapevolezza e un controllo delle proprie reazioni, che forniscono la rieducazione del senso propriocettivo e cinestetico, che produce una maggiore efficienza nella performance delle attività quotidiane come anche di quelle artistiche o sportive.
“Colui che prova, conosce”
Allora, cosa hanno in comune Daley Thompson, Linford Christie, Sally Gunnell e John McEnroe con Miriam Wohl, la più conosciuta giocatrice amatoriale di ping pong del Sud Leicestershire? Tutti attestano che quando applicano la Tecnica Alexander, la loro performance migliora.
Buona giornata,
Paolo Frigoli
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