Origini della Terapia CranioSacrale
William Sutherland
Il movimento craniosacrale fu osservato per la prima volta da William Garner Sutherland (1873-1954) nel 1900, quando era studente alla scuola di osteopatia di Kirksville, nel Missouri. Osservando un cranio esploso pensò che le ossa di cui era compopsto dovessero essere mobili. Sperimentando su di sé con elmetti e bendaggi riuscì a dimostrare l’esistenza di un movimento ritmico nel cranio e gradualmente sviluppò l’abilità di percepirlo con le mani sulle altre persone. Egli descrisse anche un corrispondente movimento nell’osso sacro, che si spiega con la continuità della dura madre dal forame magno, nell’osso occipitale, alla seconda vertebra sacrale.
Nella foto: William Garner Sutherland, per gentile concessione della Sutherland Cranial Teaching Foundation
I movimenti del cranio
Sutherland pensava che il movimento fosse determinato da un’intrinseca forza di contrazione dell’encefalo, che determinava la compressione ed espansione del sistema ventricolare, che a sua volta causava il movimento dell’osso sfenoide, che metteva in movimento tutte le altre ossa del cranio. Sebbene la forza primaria del movimento sia discutibile, le osservazioni relative ai movimenti delle ossa craniche sono tuttora valide e sono determinate dal modo in cui le ossa sono articolate tra loro. L’osteopatia craniale si sviluppò soprattutto come forma di manipolazione delle ossa e delle suture craniche, spesso in contrasto con la comunità scientifica.
John Upledger
All’inizio degli anni Settanta un gruppo di ricercatori del College of Osteopatic Medicine, della Michigan State University, fu incaricato di studiare questo argomento. Essi furono in grado di dimostrare che nelle suture craniche vi è la presenza di tessuto connettivo, vasi sanguigni, terminazioni nervose e movimento. Il gruppo di ricercatori sviluppò il Pressurestat Model, che integra il ruolo del fluido cerebro-spinale con quello della dura madre. Si pensò che la dura madre avesse un ruolo centrale nel sistema, il ché condusse il Dr. John Upledger (1932-2012), uno dei ricercatori, a sviluppare un approccio in cui le ossa craniche vengono usate come maniglie per agire sulle membrane durali. Egli diede alla sua tecnica il nome di CranioSacral Therapy.
Nella foto: John Edwin Upledger
The Upledger Institute
Nel 1985 fu fondato l’Upledger Institute, con lo scopo di promuovere l’applicazione di idee innovative e lo sviluppo di tecniche terapeutiche complementari. L’istituto è diventato un punto di riferimento in tutto il mondo per l’elaborazione di programmi di formazione continua, ricerche cliniche e servizi di riabilitazione. In Italia è rappresentato dall’Istituto Upledger Italia, con sede a Trieste.